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Come la blockchain può rivoluzionare il settore delle rinnovabili

Immagine del redattore: officinavisionariaofficinavisionaria

Il comparto energetico guarda con sempre maggiore interesse alla Blockchain, alla sua capacità di fornire dati certi ed immodificabili per efficientare i processi aziendali e fornire valutazioni univoche su costi e consumi.

La tecnologia blockchain debutta nella gestione delle rete elettrica in un progetto nato dalla cooperazione europea. Parliamo di Equigy, piattaforma transfrontaliera intelligente creata per aiutare a mantenere la flessibilità del sistema. L’iniziativa porta la firma di tre grandi operatori di rete: Terna, TenneT e Swissgrid. Assieme le società sperimenteranno un nuovo software che utilizza la tecnologia blockchain per convalidare e archiviare le “transazioni energetiche” tra batterie e rete.


Per capire di cosa si tratta è necessario compiere qualche passo indietro. Il processo di decarbonizzazione sta aumentando progressivamente la diffusione di eolico e fotovoltaico. Ma le fonti rinnovabili non programmabili, proprio per la loro imprevedibilità e incostanza, sono in grado di diminuire la flessibilità del sistema elettrico. Senza adeguate contromisure, i picchi di produzione verde o le loro carenze corrono il rischio creare sbalzi elettrici o blackout. Per aumentare la flessibilità e la stabilità delle rete, non c’è un’unica soluzione ma un insieme di strumenti. E tra questi compare anche Equigy. L’idea alla base della piattaforma è impiegare le piccole risorse distribuite per garantire che l’energia richiesta sia sempre bilanciata da quella prodotta. Istante per istante, senza “buchi” o congestioni. Nel dettaglio Equigy è una “crowd balancing platform” (CBP), ossia una piattaforma di bilanciamento delle rete che opera coinvolgendo i piccoli consumatori (crowd). A regime, collegherà le risorse distribuite alla fornitura di servizi di dispacciamento, quali ad esempio i veicoli elettrici o le unità di accumulo residenziale. Allo stesso tempo coinvolgerà gli altri stakeholders della filiera quali aggregatori e Original Equipment Manufacturers, consentendo l’abilitazione estesa di nuove risorse di flessibilità a supporto del Sistema Elettrico, in un’ottica di scalabilità e standardizzazione dei processi da parte dei maggiori TSO europei.


A tale scopo la piattaforma utilizza la blockchain per “registrare e convalidare” le singole “transazioni energetiche” tra batterie auto o storage residenziali con la rete. Ciò consentirà a famiglie e aziende di essere pagate per tali transazioni a seconda dell’ora del giorno e del prezzo dell’elettricità applicabile. “Equigy – spiega Terna – rappresenta uno sforzo intersettoriale volto a stabilire un nuovo standard europeo per i mercati della flessibilità rompendo le barriere, soprattutto economiche, che finora hanno ostacolato la partecipazione di risorse non tradizionali”.


La piattaforma sarà lanciata inizialmente in quattro mercati (Italia, Paesi Bassi, Germania e Svizzera), per poi poter essere estesa anche ad altre nazioni, come la Danimarca dove il TSO Energinet ha già manifestato il proprio interesse ad aderire.



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